La ritenuta d'acconto è una trattenuta che grava sui compensi addebitati dai lavoratori autonomi nei confronti dei titolari di una partita IVA (imprese o liberi professionisti). In questo modo, il soggetto debitore riveste il ruolo di sostituto d'imposta, effettuando il versamento all'erario in sostituzione del professionista, al quale viene detratta una parte della sua prestazione.
L'aliquota ordinaria della ritenuta d'acconto corrisponde al 20% dell'imponibile, ma vi sono deroghe per alcune operazioni e per particolari categorie professionali (ad esempio è il 23% sul 50% dell'imponibile per le fatture di provvigioni). Il debitore del lavoratore autonomo non pagherà l'intero ammontare fatturato, ma la differenza al netto della ritenuta.